15,00 

Gli adulti sono così. Morti dentro. Anche i miei lo sono. Sono dei cazzo di zombie.

7 disponibili

Descrizione

Valeria Disagio

BRUCIA LA VECCHIA

Nilde vive coi nonni a Colletorto, un piccolo paese di montagna con le strade strette, tortuose e ghiacciate sei mesi l’anno. Orfana, vegetariana e solitaria, veste sempre di nero, indossando il lutto per la morte prematura e violenta di sua madre Alice, di cui non custodisce alcun ricordo all’infuori di una pigna di libri consumati, qualche disco e le bugie di nonna Adele e nonno Evaristo. È l’estate dei suoi sedici anni, quando a Colletorto arriva il diciottenne Alberto dalla città, spedito dai genitori in montagna a casa dei nonni, nel tentativo di aiutarlo a mettere a tacere certi pensieri confusi e distruttivi. I due ragazzi, ovviamente, legano e sognano di scappare insieme, lontano dal peso di quei genitori troppo presenti o troppo assenti. Nilde infatti non sa chi sia suo padre ed è convinta che la madre sia morta in un incidente stradale “giù in città”, ma sarà una lettera di Emanuele, il padre sconosciuto, a svelare una menzogna lunga quindici anni e a catapultare la giovane Nilde indietro nel tempo, a quell’inverno in cui Alice morì per mano dell’uomo che amava.
Insieme alla lettera, in quella busta proveniente dal carcere della città, c’è una foto che ritrae un gruppo di ragazzi al cui centro c’è Alice che sorride stretta nell’abbraccio di Emanuele. Nilde vede per la prima volta quel volto da cui ha ereditato le lentiggini, quelle braccia e quelle mani che hanno percosso, fino ad uccidere sua madre. Sul retro della foto ci sono i loro nomi e una data: Arcangelo, Elsa, Vera, Alice ed Emanuele. Febbraio 1999.
Solo un anno prima dell’omicidio della madre. Cosa può essere successo? Sul finire dell’estate Nilde segue Alberto per scoprirlo e così, a partire da quella foto, inizia un viaggio di verità nascoste, vite interrotte e sensi di colpa, attraverso gli occhi spietati di una sedicenne a cui tocca il compito di giudicare, condannare e liberare dai peccati quegli adulti responsabili – direttamente o indirettamente – della morte di sua madre.

Informazioni aggiuntive

Peso 0,3 kg
Dimensioni 17 × 17 × 5 cm

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *